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2004

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La rubrica che segue vuole ricordare gli abitanti di Rivodutri ripresi nel corso degli anni in occasione di momenti di lavoro,di festa o di riposo.
E' una operazione estemporanea, che non ha la pretesa di essere organica.Non è una sorta di Antologia di Spoon River. E' che "un Paese vuol dire non essere soli.
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LA DONNA PIU' BELLA DEL MONDO
 Lina Cavalieri(1876-1944)

da una ricerca di Massimo Paone   ITIS "Rosatelli"   Rieti

 

E’ stata la più bella cantante apparsa nelle scene liriche dell’Ottocento. Volto soavissimo, occhi profondi e dolci, corpo snello e slanciato e modi delicatissimi. Essa considerava la sua bellezza  come una  nemica perché spesso veniva giudicata per il suo aspetto e non per la sua bravura.

 Nata a Roma il 25 Dicembre 1876 fu chiamata Natalina dal giorno di Natale in cui nasceva e per diminutivo Lina. Aveva due fratelli e una sorella, lei era la più vivace e la prediletta . Il padre discendeva da un’ottima famiglia decaduta per motivi finanziari, ed  esercitava il mestiere di assistente  architetto. Lavorava per un imprenditore che lo trattava benissimo, ma quando un giorno tentò di insidiarne la moglie, tra i due uomini si accese un diverbio che si concluse con il licenziamento del padre. L’assistente  architetto da un giorno all’altro rimase senza impiego e la sua famiglia piombò nella miseria fino a soffrire addirittura la fame. Occorreva che tutti in casa facessero qualcosa e Lina andò presso una sarta ad imparare il mestiere, ma per il suo carattere indipendente ed autoritario così come non s’era piegata alla scuola non si piegò neanche all’apprendimento di questo mestiere e preferì tornare a casa a svolgere i lavori domestici. Lina nel frattempo cantava e dimostrava di avere una bella voce tanto che il maestro Molfetta, amico di famiglia, sentendola propose alla madre di farle studiare canto. Lui stesso si offre di insegnarle gratis. Dopo due mesi nell’aprile 1890 a quattordici anni con il repertorio di tre canzonette e un abito di stoffa celeste esordì in un teatrino di piazza Novara con un compenso di una lira al giorno. Il successo fu immediato e Lina passò subito all’Orfeo, e al Diocleziano ,arricchendo il repertorio e aumentando il compenso a dieci, quindici lire a sera.  Al teatro Castani  venne eletta la più bella ragazza di Roma. Poi passò a Napoli al salone Margherita, che rappresentava l’apice per una canzonettista e infine volò a Parigi dove ebbe grande successo e firmò tre vantaggiosi contratti per Berlino, Londra e Pietroburgo.  In questa ultima città ebbe un successo sbalorditivo. Qui sposò il Granduca Eugenio di Luchtenberg, diventando principessa; naturalmente dovette lasciare  temporaneamente il palcoscenico . Un giorno il tenore Marcino la sentì cantare e le propose di prepararsi per una performance lirica. Dopo tre mesi debuttò a Lisbona. A Lina venne posto il dilemma o di essere principessa o di essere cantante ma lei preferì il teatro e ottenuto il divorzio  continuò la sua carriera. La disperazione del marito fu grande e dopo essersi risposato con una donna che le somigliava, si diede all’alcool e morì a quarant’anni lasciando scritto che voleva essere seppellito a Firenze, la città preferita dalla sua ex moglie. Calcò le scene di buona parte d’Europa  e cantò anche oltre oceano diventando  la prediletta del pubblico americano. Una sera a New York suscitò scandalo perché imedesimandosi fin  troppo nella parte baciò davvero sulle labbra Caruso. In America ebbe il secondo marito, Bob E. Chanel, un miliardario che le fece moltissimi regali. ( tre palazzi e una grandissima proprietà). Lina però non lo amava e glielo confessò subito.Dopo una settimana di vita coniugale rinunciò a palazzi, gioielli e assegni e ottenne il divorzio per ritornare al teatro.Chanel finse di niente ma, ritirandosi a Parigi, tappezzò la sua camera di fotografie di Lina e poco tempo dopo morì. Ritroviamo Lina a Parigi nel 1913 e dopo la rappresentazione di " Siberia " di Giordano mostrò l'intenzione di tornare in Russia.. Giordano, disperato per la partenza, sapendo che Lina credeva negli oroscopi, assoldò un  cartomante che la convinse a rinunciare al suo viaggio in Russia. Lina restò e continuò lo spettacolo di Giordano suscitando la passione del suo compagno d’arte Pietro Muratore, che in seguito sposerà. Con lei fece del teatro, del cinema, dei concerti. Muratore riuscì a far prendere a Lina la decisione di abbandonare il teatro, cosa che non riuscirono a fare i due precedenti mariti. Il 26 Luglio 1927 divorziò anche da questo suo terzo marito. Sposò in seguito Giuseppe Camperai. Con gli anni la voce di Lina si era indebolita e si ritirò dalle scene aprendo a Parigi un istituto di bellezza.Successivamente tornò in Italia a soggiornare in una villa presso Rieti dove aveva raccolto i propri ricordi d’arte in compagnia del suo unico figlio. Qui dettò al giornalista Paolo d’Ariani le proprie memorie che sembravano un romanzo tanto da indurre una grande casa cinematografica americana a proporle di girare un film sulla propria vita. Il film si sarebbe realizzato se non fosse scoppiata la Seconda Guerra Mondiale.Il 2 luglio 1940 Lina Cavalieri fu internata, insieme alla sorella, a Rivodutri, in quanto suddita francese.Vi restò fino al 27.07.1940 per poi essere trasferita a Rieti.Una cartomante parigina le aveva predetto che un giorno sarebbe morta di morte violenta.Così infatti accadde: in un attacco aereo  del 6 Marzo 1944 su Firenze, una bomba distrusse la sua villa seppellendola sotto le macerie.

                                                                                         

Nota della Redazione: Riguardo il luogo di nascita della Cavalieri molto spesso si cita Viterbo.In realtà dalla copia scannerizzata del documento che si allega si evince che la stessa nacque a Roma. Il documento è firmato dal Questore di Rieti dell'epoca. Trattasi del dispositivo di Polizia con il quale Lina Cavalieri fu internata a Rivodutri, insieme ad altre Persone. Lina Cavalieri risiedette, durante il soggiorno a Rivodutri, in via Micheli Giuseppe 1, nei pressi della Piazza del Municipio.

N° O07I4 P/llo Rieti, 5 luglio 1940 XVIII

Oggetto; Cavalieri Natalia fu Florindo e fu Peconi Teonilla nata a  Roma,25/12/1876 - suddita francese.

 

                                                                 Al PODESTÀ' di Rivodutri

                                                                 AL COMANDO STAZIONE CC.RR. Rivodutri

                                                          p.c .ALLA R. PREFETTURA DI - RIETI

                                                                                            

                                                                  ALLA R. PREFETTURA DIV. RAGIONERIA di RIETI
                                                                  AL COMANDO GRUPPO CC,RR. di RIETI
                                                                  AL COMANDO COMPAGNIA CC.RR. Rieti

Con foglio di via obbligatorio ho avviato costà, in data odierna, l'individuo in oggetto il quale, con provvedimento I* corr» N°484I2/443

del Ministero dell'interno, viene internato in cotesto Comune.

Il Podestà di Rivodutri è pregato attenersi scrupolosamente

alle seguenti disposizioni Ministeriali;

   .

 I°) - All'arrivo dell' internato provvedere a far impiantare il fascicolo personale ed un registro, nel caso vi siano più internati

2°)- Stabilire il perimetro entro il quale l'internato può circolare.

3°) - Imporgli, senza però rilasciargli speciali carte di permanenza, la prescrizione di non allontanarsi da detto perìmetro. Per gìustificati motivi sì pòtra consentire all'internato di recarsi in determinate località dell'abitato. II permesso dì allontanarsi dall'abitato potrà, invece, essere concesso soltanto dietro autorizzazione del Mini­stero, da richiedersi pel tramite di quest'Ufficio.

4°) - Imporre all'internato un orario con divieto, salvo giustifi­cati motivi o speciali autorizzazioni, di uscire prima dell'alba e rin­casare dopo l'Ave Maria.

5e) - L'internato dovrà presentarsi tre volte.al giorno: al mattino. a mezzo giorno ed alla sera, al Podestà o ad un Funzionario Comunale che ne prenderà nota nel fascicolo personale. In caso di constatata as­senza il Podestà dovrà darne immediato avviso a cotesta Stazione CC.CC,; per le ricerche, telegrafando altresì a quest'Ufficio.

6°) - L'internato potrà consumare i pasti in esercizi o presso famiglie private del posto, dietro autorizzazione del Podestà.

7') L'internato ha l'obbligo di serbare buona condotta e non dar luogo a sospetti e mantenere contegno disciplinato,

8°) - Non è consentito all'internato dì tenere presso di se passa porti o documenti equipollenti e documenti militari.

9°) - L'internato non deve possedere danaro a meno che non sì tratti di piccole somme non eccedenti in nessun caso le cento lire; le eccedenze dovranno essere depositate presso banche o uffici postali su libretto nominativo che sarà conservato dal podestà. Qualora l'internato abbia necessità di effettuare prelevamenti, dovrà chiedere di volta in volta l'autorizzazione al podestà il quale, se ritiene gìustificata la richiesta provvedere a fare eseguire l'operazione tenendo presenti che la somma da prelevare non deve mai superare quella consentita. Prelevamenti di somme superiori dovranno essere autorizzati dal Ministero,pel tramite di questo Ufficio.

IO°)- L'internato non può tenere gioielli di valore rilevante né t:itoli; tanto i gioielli che i titoli dovranno essere depositati a spese dell'interessato,, in cassette di sicurezze presso la banca più vicina dove l'internato sarà fatto accompagnare per tale operazione. La chiave della cassetta sarà tenuta dall'interessato, mentre il libretto dì riconoscimento sarà conservato dal Podestà,

.......................Omissis

Firmato: il Questore di Rieti

 

Di seguito viene riportato uno stralcio del registro della firma dell'internata Lina Cavalieri. Le firme dovevano essere apposte alle ore: 9,00, alle 12,30 ed alle 18,30

 

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